Ruolo predittivo di PD-L1 e profili di espressione genica immuno-correlati nei Tumori a Cellule Giganti dell'Osso (TGC)

Cancer Immunology, Immunotherapy | 2020

Ruolo predittivo di PD-L1 e profili di espressione genica immuno-correlati nei Tumori a Cellule Giganti dell'Osso (TGC)


Arricchiamo la sezione Pubblicazioni del nostro sito con un importante articolo scientifico, risultato della ricerca sui Tumori a Cellule Giganti dell'Osso (TGC) condotta presso l’Istituto di Anatomia Patologica dell’Università di Torino – Ospedale Molinette, nel Servizio diretto dal Prof. Mauro Papotti.


Il progetto di ricerca è fra quelli al centro della mission della nostra Fondazione, che l’ha sostenuto e finanziato nel biennio 2018-19.


Il Tumore gigantocellulare dell’osso (TGC) è una neoplasia ossea primitiva con aggressività locale, potenziale di recidiva e rara evoluzione maligna. Rappresenta fino al 20% di tutti i tumori ossei e colpisce per lo più soggetti giovani-adulti. Il progetto esplora l’immunofenotipo del TGC ed eventuali alterazioni di geni associati alla risposta immunitaria, attraverso una estesa analisi di un pannello di geni legati alla immunità, al fine di identificare potenziali predittivi di comportamento più aggressivo.


I primi risultati di questa ricerca sono comparsi nel paper

Prognostic role of PD‑L1 and immune‑related gene expression profiles in giant cell tumors of bone, pubblicato sulla rivista «Cancer Immunology, Immunotherapy».


Questo l’abstract in italiano:

Il Tumore a Cellule Giganti dell’osso (TGC) è un tumore localmente aggressivo e raramente metastatico, con un decorso clinico relativamente imprevedibile e suscettibile di recidiva loco-regionale. Recentemente è stata descritta una mutazione driver nel gene H3F3A (G35W), che distingue in modo specifico le cellule del TGC da altre cellule giganti contenute in numerose lesioni ossee, come le cisti ossee aneurismatiche (COA). Una serie retrospettiva di 46 TCG e un gruppo di controllo di 24 COA sono state selezionate allo scopo di studiare i livelli di espressione di PD-L1, inibitore del checkpoint immunitario, e il profilo di espressione genica immuno-correlata, in correlazione con le caratteristiche clinicopatologiche. Sono state condotte analisi molecolari complete utilizzando la tecnologia NanoString e il pannello nCounter PanCancer Immune Profiling, e i risultati dell'espressione genica sono stati correlati con le caratteristiche clinicopatologiche. L'espressione di PD-L1 è stata osservata in TGC 13/46 (28,3%) (e in 1/24, 4,2%, controllo COA, solo) e associata a un intervallo libero da malattia più breve. Inoltre, nelle lesioni positive per il PD-L1, tre geni (CD27, CD6, IL10) erano significativamente sovraregolati mentre due erano down-regolati (LCK e TLR8, mostrando significato borderline). È interessante notare che questi geni possono essere correlati alla maturazione e alla tolleranza immunitaria del microambiente del tessuto osseo, suggerendo un fenotipo più immaturo / anergico in alcuni tumori a cellule giganti.


I nostri risultati suggeriscono che l'immunoreattività PD-L1 può aiutare a selezionare pazienti TGC con un rischio più elevato di recidiva che potrebbero potenzialmente beneficiare del blocco del checkpoint immunitario.


A questo link invece la versione online in inglese: https://link.springer.com/article/10.1007/s00262-020-02594-9